Garanzia Giovani e non solo: ecco il Piano NEET del Governo

Marco AbbonizioIl mondo della Formazione

Il Governo vara il Piano NEET, con l’obiettivo di salvare la “Lost Generation”

Ridurre gli oltre 3 milioni di italiani nella fascia di età 15-34 anni che non studiano, non lavorano e non fanno formazione: l’obiettivo del Governo, in linea con le direttive europee, è ormai chiarissimo e non lascia spazio a dubbi.

Le aree di azione individuate per sopperire a quella che è ormai considerabile come una vera e propria emergenza sono al momento tre: emersione, ingaggio e attivazione. Un piano d’azione delineato per quella che rappresenta una vera e propria piaga anche nella testa del Premier Mario Draghi, che qualche anno fa, quando era Presidente della Banca Centrale Europea, aveva definito quella dei NEET una “Lost Generation”.

Per abbattere o comunque ridurre sensibilmente i numeri raccapriccianti legati a questa situazione, la scelta è stata quella di potenziare alcuni degli strumenti e degli organi statali e parastatali esistenti, accompagnandoli con un incremento ed un perfezionamento delle misure oltre che con alcune novità assolute.

Vediamo insieme come e dove prenderà forma il futuro dei NEET partendo dagli strumenti operativi e di supporto:

  • Garanzia Giovani rinforzata
  • Sportelli Giovani nei Centri per l’impiego
  • Campagna informativa itinerante del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale
  • Supporto informativo tramite il sito GIOVANI2030
  • Programmi europei gestiti da ANG
  • Piano nazionale pluriennale (2021-2027) sull’inclusione dei giovani con minori opportunità.

Una vagonata di opportunità, non è così?

Garanzia Giovani la conosciamo bene; come Scuola di Formazione Human Factory da anni ci occupiamo dell’attuazione di tirocini, percorsi formativi di livello e percorsi di orientamento one to one insieme ad altre misure attuate insieme a partner di livello nazionale. Tutte iniziative rivolte solo ed esclusivamente ai NEET, con l’obiettivo di illuminare loro la strada verso il mondo del lavoro, attraverso l’acquisizione di competenze, la scoperta di passioni, oppure toccando con mano proprio il mondo del lavoro stesso.

Ma cosa si intende per Garanzia Giovani rinforzata?

Come spiegato anche sulle pagine de Il Sole 24 ore, con l’avvio del Quadro finanziario pluriennale nell’Unione Europea 2021-2027, il programma di Garanzia Giovani nel nuovo PON “Giovani, donne e lavoro” sarà rifinanziato, potenziato e migliorato.

In linea con le raccomandazioni della Camera e del Consiglio dell’Ue sul rafforzamento di Garanzia Giovani, l’intenzione è quella di procedere a una revisione di questo programma che presenta al momento tanti vantaggi ed altrettanti “paletti”, e far sì insieme alla quantità di occupazione giovanile che si riesce a creare, tenga conto anche della sua qualità.

La rete degli attori sarà il fulcro di tutto: Anpal, Ministero del Lavoro, Regioni e Province autonome dovranno fare “squadra ed affrontare al meglio gli interventi già presenti e quelli in arrivo, come la nuova Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL) che vede i NEET tra i beneficiari dei propri servizi e finanziamenti.

Gli Sportelli Giovani avranno invece lo scopo di indirizzare i NEET con competenze e professionalità specifiche che permettano, in taluni casi, di gestire anche eventuali situazioni di disagio sociale e/o psicologico.

Anche in questo caso la rete sarà fondamentale: i CPI dovranno fare sistema con gli enti pubblici e privati della formazione, con i servizi sociali e con il tessuto produttivo del territorio per far emergere ulteriormente il fenomeno NEET e avviare i giovani in percorsi di formazione o inserimento lavorativo.

In accompagnamento a questi pilastri ci sarà il portale GIOVANI2030 – o G2039 – una piattaforma online che nasce con l’obiettivo di diventare il punto unico di accesso per i giovani dai 14 ai 35 anni, a tutte le informazioni utili per orientare le scelte del proprio futuro nell’ambito della formazione, del volontariato, del lavoro, delle iniziative internazionali e culturali, su tutto il territorio nazionale.

In ultimo, ma non in ordine di importanza, l’ANG sta lavorando al Piano nazionale pluriennale 2021-2027 sull’Inclusione dei giovani con minori opportunità nei Programmi Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà, che consentirà lo sviluppo di obiettivi importantissimi in termini di inclusione e diversità nel contesto nazionale.

L’Italia abbraccia i NEET, dunque; un “popolo” di oltre 3 milioni di ragazzi e ragazze che vede l’apice nel Meridione, in particolare in Sicilia ed in Calabria dove – in alcune Province – si toccano picchi superiori al 40% di giovani disoccupati, che non studiano e non intraprendono percorsi formativi.

L’Italia è maglia nera in Europa e vuole colmare il GAP: i prossimi anni diranno moltissimo sulla strada che prenderanno i giovani del nostro Paese, un Paese che deve rialzare la testa partendo ed investendo proprio sui più giovani.